Opere a movente ideale

Il tema di fondo rappresentato in questo volume è il rapporto tra sostenibilità economica e dimensione carismatica istitutiva e fondativa delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali cattoliche e di ispirazione cristiana. L’essenziale è il recupero della logica di senso per cui sono nate e possono esistere tuttora. È il dono che porta in sé il senso, la finalità dell’opera. Noi dobbiamo accompagnarla a mantenere il carattere profetico per cui è nata.

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Non ho nessuno che mi immerga

Rispetto a tante altre pastorali, quella della salute non è una dimensione strettamente intra-ecclesiale, ma opera fuori dai soliti luoghi ecclesiali, in relazione con lo Stato, che gestisce la sanità in Italia. Da questo punto di vista, la nostra è una dimensione pastorale pienamente in uscita, pienamente in missione. Questo aspetto ci sfida continuamente con i nuovi modelli, anche di sanità, portandoci a incontrare e a raccontare tutte le componenti della pastorale della salute che si interfacciano con le varie realtà.

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Mons. Luigi Novarese. Quindici anni di attività pastorale e legislativa ospedaliera

Questo libro ripercorre quindici anni di intensa attività pastorale e legislativa di Mons. Luigi Novarese (1962-1977), figura centrale nello sviluppo della pastorale della salute in Italia e nell’affermazione del diritto all’assistenza spirituale nei luoghi di cura.
Attraverso documenti, testimonianze e un’attenta ricostruzione storica, emerge il suo straordinario impegno per la dignità del malato e per l’organizzazione della pastorale ospedaliera in Italia.
Fondatore dei Silenziosi Operai della Croce e del Centro Volontari della Sofferenza, Novarese ha portato avanti una visione innovativa: la sofferenza non come limite, ma come via di crescita spirituale. Con la sua azione, ha reso il malato protagonista della propria esperienza di fede, riformando il ruolo del cappellano ospedaliero e contribuendo significativamente all’evoluzione della sanità italiana.
Un’opera imprescindibile per chi si occupa di pastorale della salute, per gli operatori sanitari e per tutti coloro che vedono nella cura della persona un’unione profonda tra corpo, anima e spirito.

In coedizione con 

 

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La Medicina pre e perinatale

L’antropologia della vita nascente, a partire da quella esplosione di vita che è la gravidanza, ha il suo sviluppo completo nei mille giorni a partire dal concepimento: il bambino vive un periodo fondamentale e insostituibile, unico per la sua crescita, necessario. Le sue relazioni vitali saranno ciò che lo aiuta ad affrontare l’intera vita successiva. La relazione iniziale è il vero dono che ogni figlio riceve nel contesto familiare e in quello più ampio che l’accompagna. Da questo punto di vista, anche il prendersi cura delle situazioni altamente critiche, quali la malattia grave o una diagnosi gravissima, lascia aperto al cuore dei genitori uno spiraglio di speranza. Nel volume si uniscono la ricerca scientifica, la scienza della cura, la solidarietà umana e la generosa carità cristiana che si affiancano a chi è messo a dura prova da tali situazioni.

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Riabilitazione 3.0

«La domanda se sia misurabile la condizione della persona umana, per stabilire il livello di cure cui possa essere sottoposta, esige uno sguardo complessivo che renda ragione della dignità umana.

Il libro non si ferma all’elencazione dei problemi, né a una mera rivendicazione di ulteriori risorse, ma consegna gli strumenti per predisporre dei piani di investimento e di spesa rispettosi di una accurata e necessaria lettura della realtà, coerenti sia con il diritto costituzionale alla tutela della salute, sia con il mandato presente nel Vangelo di prendersi sempre cura dei poveri, a partire dalla morte e resurrezione del Signore».

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Ho udito il suo lamento

«L’ascolto è particolarmente delicato quando ci si trova in situazioni di profondo dolore: lo sappiamo, chi soffre ha diverse modalità di esprimere il proprio disagio. Qualche volta sono lamenti, qualche volta possono essere grida di protesta, qualche volta – forse è capitato anche a voi – sono dei ragionamenti con cui uno cerca di dare una spiegazione a sé stesso della propria situazione, magari trovando anche delle giustificazioni».
Carlo R.M. Redaelli

«In questi anni, come pastorale della salute, abbiamo provato a declinare in maniera diversa il nostro “essere curanti a fianco dei curanti”, come pure “a fianco dei sofferenti”, e abbiamo capito che c’è bisogno di tutto noi stessi. È necessario il coinvolgimento totale delle nostre persone, che parta anzitutto dal riconoscimento dei nostri limiti e delle nostre ferite, per poterci poi affiancare ai sofferenti evitando il rischio di risultare poco credibili».
Massimo Angelelli

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