Ho udito il suo lamento. In ascolto dei sofferenti

Stare in ascolto richiede il coinvolgimento di tutti i sensi: se si guarda in volto l’interlocutore si ha una condizione più favorevole; con il tatto passa anche il calore, il ritmo, l’odore; infine, si può gustare ciò che l’altro dice. Il doppio canale di ricezione del nostro corpo ci permette di ascoltare in stereofonia voci, suoni, rumori cogliendo le più piccole sfumature di tono.

Corpo e mente, cuore e spirito, tutto concorre a favorire un pieno ascolto.

Da questo breve inciso nasce l’idea di collocare l’udito come ultima tappa di un percorso formativo traghettato attraverso i cinque sensi: un senso che tutti li contempla.

Niente come l’ascolto ha la forza di garantire, veicolare e migliorare qualsiasi processo terapeutico.

A livello pastorale, poi, l’ascolto è l’inizio della fede, generatore di speranza e promotore di carità.

Nel Convegno di pastorale della salute organizzato dall’Ufficio Nazionale CEI per la pastorale della salute a Bari dall’11 al 18 maggio 2023 ascolteremo il lamento, le ferite e le domande che affiorano nel mondo della salute e proveremo a tracciare criteri per potenziali risposte agli interrogativi che emergono da un ascolto fecondo.

Nel titolo risuona l’eco di espressioni bibliche che pongono Dio in ascolto del suo popolo e su quel modello gli operatori di pastorale della salute si mettono in ascolto del popolo a loro affidato: i sofferenti.

L’immagine del Convegno

La grafica si propone di affrontare concettualmente e rendere in modo immediato la difficile idea del «suono», a partire – seguendo lo stile utilizzato nei precedenti convegni – da immagini ispirate alla natura.
Il punto focale della composizione è il sole, da cui dipartono elementi sintetici circolari che sembrano irradiarsi come un’eco sonora verso l’osservatore, fino a colpire e coinvolgere l’inanimato cumulo di pietre, che – da elemento refrattario e duro, simbolo della sofferenza – diventa infine luminoso e integrato nella composizione.
La potente profondità fisica di tutto il panorama si traduce quindi in profondità concettuale, in un andamento di crescente compartecipazione emotiva.

Grafica di Matteo Borelli, per Nuova Editoriale Romani
Foto da pexels.com

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